Intervista Esclusiva con Anna: La Vita di una Svizzera ad Hurghada

Oggi abbiamo il piacere di incontrare Anna, una cittadina svizzera che ha deciso di trasferirsi a Hurghada, in Egitto. Condividerà con noi la sua esperienza di espatriata, le sfide affrontate e le gioie della vita nella vivace città costiera egiziana.

Chi sei e quando ti sei trasferita all’estero?

Mi chiamo Anna e sono originaria della Svizzera. Mi sono trasferita a Hurghada nel 2014, dopo aver visitato l’Egitto per quattro anni. La decisione di trasferirmi è arrivata dopo una serie di eventi personali e professionali che hanno reso necessario un cambiamento radicale nella mia vita.

Quali sfide hai affrontato durante il trasloco?

Il trasloco è stato una sfida significativa, soprattutto dal punto di vista emotivo. Ho dovuto vendere o regalare gran parte dei miei beni e partire con solo due valigie di medie dimensioni. Il processo di riduzione dei beni materiali è stato difficile, ma alla fine mi ha insegnato che la vera ricchezza sta nelle esperienze e non nei beni posseduti. Il trasloco in sé è stato relativamente semplice, ma la gestione del cambiamento è stata la parte più dura.

Come hai trovato la tua sistemazione a Hurghada?

Inizialmente avevo trovato un appartamento in affitto ben posizionato, vicino ai negozi e in una zona tranquilla. Tuttavia, avendo sempre vissuto in Svizzera in case con ampi spazi e giardini, ho trovato difficile adattarmi a vivere in un appartamento senza giardino. Dopo aver esplorato le opzioni disponibili, ho deciso di acquistare una casa fronte mare ad Al Ahyaa con spiaggia privata. Ho scoperto che acquistare un immobile può essere più vantaggioso rispetto all’affitto, soprattutto considerando il costo elevato degli affitti in residence con piscina o spiaggia privata. Acquistare una casa mi ha permesso di avere uno spazio personale che riflette le mie esigenze e preferenze, senza il peso del costo dell’affitto che può essere significativo per un immobile in una località così ambita.

C’è una comunità di espatriati a Hurghada?

Sì, Hurghada ospita una comunità di espatriati abbastanza ampia, provenienti da vari paesi europei come Regno Unito, Germania, Russia e Francia. Gli svizzeri sono meno numerosi, e personalmente ho incontrato pochi connazionali da quando sono qui. Gli espatriati tendono a gravitare verso le stesse zone tranquille, creando una rete di supporto reciproco.

Cosa ti piace di più della vita a Hurghada?

Il costo della vita è uno dei principali vantaggi. Rispetto ad altre città, come Il Cairo, Hurghada è molto più tranquilla e il ritmo della vita è più lento. Apprezzo la semplicità della vita quotidiana, l’assenza di pressioni superficiali e la gentilezza degli egiziani. Mi piace anche il fatto che posso camminare ovunque e che non devo mai aspettare molto per un taxi. La chiamata alla preghiera che risuona sopra la città è diventata una parte affascinante della mia routine quotidiana.

Quali sono gli svantaggi della vita da espatriato?

Ci sono sicuramente delle sfide. Anche se Hurghada è a solo 4-5 ore di volo dalla Svizzera, la distanza può farsi sentire, e a volte la lontananza da casa e dagli affetti può essere difficile. Inoltre, il cibo importato da altri paesi può essere piuttosto costoso nei supermercati. Per quanto riguarda i servizi tecnici, come idraulica, elettricista o falegname, molti dei professionisti non parlano inglese, quindi è utile imparare alcune parole in arabo per facilitare le comunicazioni e risolvere i problemi più rapidamente. Questi aspetti richiedono un po’ di adattamento, ma sono parte del processo di integrazione.

Hai notato grandi differenze culturali tra la Svizzera e l’Egitto?

Sì, ci sono notevoli differenze culturali. Dal punto di vista del comportamento quotidiano, è importante essere consapevoli delle usanze locali, come vestirsi in modo più conservativo e rispettare il Ramadan. La cosa che mi ha colpito di più è stata la tendenza degli egiziani a evitare di dire “no” direttamente. Frasi come “bukra insh’allah” (domani, se Dio vuole) possono essere molto vaghe e richiedere una certa interpretazione.

Cosa pensi del cibo egiziano?

Il cibo egiziano è fantastico. Mi ricorda molto la cucina dei paesi vicini come Grecia e Turchia. I miei piatti preferiti sono mashi, kofta, fattah e koshary. Inoltre, la possibilità di ordinare cibo a qualsiasi ora del giorno è un grande vantaggio. I dolci, come il kunafa, sono deliziosi e rappresentano una dolce conclusione a qualsiasi pasto.

Quale consiglio daresti a chi desidera trasferirsi in Egitto?

Consiglierei di pianificare attentamente il trasferimento e assicurarsi di trasferirsi in una zona che soddisfi le proprie esigenze. È fondamentale avere contatti affidabili che possano aiutare nell’adattamento. Se sei una donna che vive da sola, trovare un edificio con un portiere affidabile può offrire ulteriore sicurezza. Preparati ad affrontare la burocrazia e a essere flessibile con le aspettative.

Anna ci ha offerto uno sguardo profondo e personale sulla sua vita a Hurghada, dimostrando come un trasferimento all’estero possa portare a una vita arricchita da nuove esperienze e prospettive.

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